The Ultimate Distance

Il Principe degli Angeli

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  1. xX_Ultima_Angelo_xX
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    Ehm... Questo è il secondo capitolo di una serie Fantasy che sto scrivendo.
    Pubblico il primo capitolo del secondo libro solo perchè il primo è un Manga che devo fare con due miei amici [ma uno è in gappone e uno fa avanti e indietro tra italia-america...].
    Volevo solo provare a pubblicarlo e vedere mle impressioni che scuscita...
    Forse è poco chiaro senza sapere la storia del primo [in cui è reso chiaro un pò l' antefatto della guerra e dell' origine del mondo di LunarEyes...
    Dico subito: LA STORIA E' DI MIA CREAZIONE.
    MI SONO POCO ISPIRATA DA ALTRI AUTORI.
    Anche se alla fin fine ricalca molto le scene Fantasy pù comuni della letteratura elfico/vampiresca.
    Gli altri due ragazzi che creeranno con me il Manga ci sono perchè io sono incapace nel disegno dei draghi e degli animali in generale... XDXD

    [Prefazione]


    “Non ti senti già meglio?”.
    Una risata maligna.
    “Non pensare più al bambino, morirà anche lui…”.
    La ragazza a terra, ansimante, fissò il volto della sua assassina.
    “Non preoccuparti, dormi pure…”.
    La ragazza sentiva la mente annebbiata…
    “…ci sarò io a vegliare sul tuo cadavere”.
    La ragazza chiuse gli occhi, vinta, e non ebbe il coraggio di riaprirli mai più.













    .01.
    Il figlio dell’ Angelo


    Il maltempo continuava fuori, le gocce di pioggia disegnavano piccole cascate sul vetro e impediva di guardare cosa succedeva fuori.
    Shari nonostante tutto continuava a guardare, aspettando non so cosa, si voltò verso la casa in cui si trovava, non era il miglior posto in cui rifugiarsi.
    Il tetto sembrava reggersi a malapena sulle travi di legno marcite e dei pesanti drappi di stoffa nera pendevano dalla balaustra del piano di sopra e dalle scale distrutte dal tempo.
    Si specchiò in una pozza d’ acqua a terra, cercando di sistemarsi i capelli argentei leggermente lunghi, ma quelli rimanevano tutti scompigliati.
    Nel riflesso dell’ acqua gli occhi celesti come il cielo brillavano sul viso bello e giovane di un ragazzo di diciassette anni, alto e con il corpo atletico e scattante degno degli elfi e dei vampiri, ma lui non era né un elfo, né un vampiro e nemmeno un umano…
    Era qualcosa di più…
    Si avvicinò ad una parete e si poggiò a terra, sentiva sulla schiena le protuberanze sotto la carta da parati verde e azzurra, staccata in diversi punti.
    Ai suoi tempi doveva esser stata una gran bella villa, ma ora aveva solo l’ aspetto di un rudere abbandonato da decenni, chiuse gli occhi e senza accorgersene passarono alcuni minuti, forse un ora.
    Shari, il ragazzo, sospirò: “Se almeno avessi portato la Flanjer...”, la spada di sua madre, che sussurrava al cuore del suo possessore e a cui mille volte avevano chiesto consiglio sia lei che lui.
    Guardò la propria mano sinistra, dove il tatuaggio di una fenice azzurra, iridescente nel buio risaltava sul dorso della mano fino al polso.
    Strinse la mano in pugno e riprese a fissare la finestra, la pioggia sembrava essersi calmata, ma non il vento.
    Uscì dalla casa e Shari si trovò sotto la penombra che circondava le aperte piane della campagna di Lovem, la regione incantata abitata dalle fate, non molto lontano dal lago Jil-Yer Hiél.
    Corse per il prato a velocità folle, non doveva farsi trovare in quella regione, non essendo il figlio di un elfo e un angelo nero: un incantatore, creatura di pura magia, dalla forza degli dei elfici, secondo solo alla divinità Chaos, creatore dell’ universo...

    Giunto al piccolo villaggio di Cora, sul Capo Arama della regione di Lovem, si avvicinò ad una porta e bussò con forza.
    “Shari sei tu?”, chiese una voce femminile da dentro la casa.
    “Si, sono io, aprimi Keiri!”, la porta si aprì quel che bastava per far passare il ragazzo che appena fu dentro non riuscì che a fissare il pavimento di pietra, piegato sulle ginocchia cercando di riprendere fiato, la ragazza si allontanò per tornare poi con un bicchiere d’ acqua che gli porse.
    “Grazie” disse lui rialzandosi e prendendo il bicchiere dalle mani della ragazza, attento a non sfiorarla.
    Però non riuscì a non guardarla: Keiri, la figlia del capo villaggio, con i suoi splendenti capelli corvini e gli occhi blu come la notte, con la sua pelle chiara e rosea e il corpo esile e fragile, sotto il semplice abito bianco che indossava alle sere di festa.
    “Non credevo saresti arrivato in tempo, come mai sei arrivato così tardi?”, gli chiese lei con lo sguardo leggermente preoccupato, Shari alzò le spalle e si avviò nella casa familiare: “Nulla di che…”, Keiri alzò un sopracciglio: “Non mentirmi…”.
    “E va bene, tanto ti arrabbi lo stesso: sono passato per le praterie di Lovem, vicino la città delle fate...”.
    Il volto della ragazza si fece prima molto sorpreso, poi infuriato: “MA SEI PAZZO?!”, Shari si doveva ormai essere abituato alla forza di quella ragazza nei rimproveri, ma sobbalzò lo stesso: “E dai! Che volevi che succedesse?! Non mi ha visto nessuno…”.
    “Ma potevano vederti! Vuoi essere portato via? Voi che ti riportino nella Terra degli Angeli?!”
    “Le nuove generazioni degli umani Rasciasse non distingueranno mai in me il figlio di Frey l’ Angelo Nero e Gala l’ Elfa Argentati di Silmeria! Ho tardato perché una tempesta mi ha colto alla sprovvista non molto lontano da qui e mi sono rifugiato in una casa abbandonata!”.
    Keiri si fece scura in volto: “Volevi vedere la tomba di tua madre?”, Shari sviò il suo sguardo, i suoi genitori furono parte del gruppo che fermò la guerra tra Noother, il Sistema e Asteru, una guerra che durava da più di cinque ere (quasi 7500 anni) su LunarEyes, il loro mondo.
    Appena fermata la guerra suo padre si sposò con Gala e si sistemarono in una piccola casa vicino le spiagge di Liber, che si affacciavano sul Mare Oscuro e le isole di Asteru, Shari nacque e crebbe lì fino all’ età di otto anni, finche la sua famiglia non venne distrutta dalla paura dei popoli e lui venne costretto a vivere come reietto, accolto solo dagli uomini Kari e Brintasi.
    In quel momento arrivò correndo nella stanza Ron, il padre di Keiri e capo villaggio, un uomo avanti negli anni, un po’ in soprappeso, aveva gli occhi uguali a quelli della figlia, ma i capelli bianchi e radi.
    “Shari! Finalmente sei arrivato! E’ un piacere vederti!” e lo strinse in un abbraccio poderoso.
    “Grazie signore, è un piacere anche per me rivederla...”.
    Keiri rise e pregò il padre di lasciare il ragazzo prima di nuocere alla sua salute e con un sorriso Ron salì le scale che portavano alle camere da letto della casa e sparì.
    “Vieni, il coprifuoco prima della festa di Yumin è già scattato, però possiamo restare nel giardino sul retro senza che nessuno ci dia fastidio!”, la festa di Yumin era una ricorrenza degli uomini Kari, il ramo principale della razza umana, e ricordava i giorni in cui Silmeria, una dei quattro dei elfici creò la razza umana, l’ acqua ed il fuoco.
    Shari seguì la ragazza attraverso la casa fino ad un portoncino che si affacciava su un piccolo giardino pieno di rose e Laiken, i fiori di Echtelion, la città degli Angeli, che riempivano l’ aria con il loro profumo dolce e i petali neri riflettevano le prime luci del tramonto.
    Si sederono vicino alla piccola fontana coperta di edere e come era loro abitudine si immersero nella lettura di alcuni volumi sulle origini del pianeta che Keiri aveva trovato nelle biblioteche delle altre regioni e che i suoi parenti le portavano dai loro viaggi.
    Keiri poi tese l’ orecchio verso la strada, ad un tratto si era acceso un vivace mormorio di voci.
    Prese per mano Shari e lo trascinò con se verso l’ uscita della casa che dava sulla strada: “La festa è cominciata!” gli urlò felice, uscirono e i due vennero circondati da un turbinio di colori: la gente vestita di bianco per gli stretti vicoli danzava con dei lunghi nastri ai polsi dai mille colori che formavano tantissimi arcobaleni e lustrini argentati piovevano dalle finestre lanciati dai bambini che si affacciavano allegri e festosi.
    Shari sorrise a quel bellissimo spettacolo e vicino a lui Keiri si era legata anche lei dei nastri ai polsi e iniziò a correre per le vie, con lui che facilmente le riusciva a stare dietro.
    Si avvicinavano alla piazza grande, dove c’era il palco su cui si trovava il capo villaggio e parlava allegro a dei ragazzi e delle donne con ghirlande di fiori tra i capelli.
    Alla vista della figlia, Ron si voltò a salutarli, e tutto successe troppo in fretta:
    una vampata di fuoco, un ruggito e le prime case inondate dalle fiamme.
    Shari fece appena in tempo a stringere da una parte Keiri, prima che venisse colpita da una cosa mostruosa.
    “Shari! Cosa sono?!”, neanche Shari lo sapeva: dei grossi animali, simili a leoni in fiamme e le code smisuratamente lunghe, anch’ esse vive di fiamme rosse e bianche e gli artigli neri e scattanti.
    Il ragazzo d’ istinto spinse la mano sul fianco poi ricordò: “Non ho la Flanjer!”.
    “Cosa?!” chiese sgomenta Keiri, “Cosa facciamo Shari!?!” distruggono tutto! Il villaggio, mio padre!”.
    Shari non riusciva a pensare ad una soluzione, di certo non poteva salvare nessuno, se solo avesse avuto la spada…
    Le avrebbe chiesto consiglio, poi però guardò la fenice sul suo braccio e nella mente gli balenò il ricordo della madre che recitava una preghiera e spiccava il suo ultimo volo…
    Un sussurro: “Aeris Quira Les” e il tatuaggio sulla mano cominciò a brillare e Shari sentì un dolore lancinante sulla schiena e il rumore come di uno strappo e si accorse di un paio di grandi ali bianche che uscivano dalle spalle, Keiri lo fissò spaventata, ma lui la strinse a se appena in tempo e un leone di fuoco con i suoi artigli fendette solo l’ aria e non la pelle della giovane.
    Si alzarono in volo e dall’ alto videro la devastazione del villaggio: non una sola casa era stata risparmiata e le creature uccidevano gli ultimi sopravvissuti e i corpi si ammassavano lungo le strade…
    La gente urlava impazzita nel panico, i bambini non trovavano le famiglie e piangevano forte.
    Sulla pizza Keiri vide il corpo decapitato del padre e nascose il volto nella veste bianca di Shari che la strinse più forte.
    Uscirono dalla nube di fumo che circondava il villaggio, appena in tempo per scorgere un gran bagliore ad ovest, verso il confine con l’ Haskard, i ghiacciai dove vivevano i vampiri.
    I leoni corsero a gran velocità verso la luce e dopo un lampo accecante la luce svanì portando con se le bestie di fuoco.
    Shari planò in una distesa erbosa e fece poggiare a terra la ragazza che continuò a singhiozzare ininterrottamente…
    “Che cosa erano Shari? Tu hai girato il mondo, come puoi non sapere cosa fossero?!”, lui scosse il capo e la guardò pieno di dolore per essere stato così impotente di fronte alla situazione, “Perdonami Keiri, io non so cosa fossero, mai vidi prima d’ ora creatura simile a quelle che hanno distrutto Cora…Perdonami…”, Keiri continuò a singhiozzare tra le braccia del ragazzo e lui la stringeva, ma le due lune risplendevano sopra di loro e la temperatura iniziava ad abbassarsi velocemente.
    “Devo portarti al sicuro, non molto lontano da qui ho visto un villaggio di umani Kari, ti accoglieranno senza problemi, io tornerò alle spiagge di Liber per riprendere la Flanjer e cercherò di scoprire qualcosa di quelle creature…”.
    “Cercavano te, vero?” chiese lei senza guardarlo negli occhi, lui fissò un punto nell’ erba e fece segno di si col capo, certo che lei lo vedesse…
    “Non lasciarmi…” gli disse stringendo la mano al suo braccio.
    Lui la scostò appena, ma lei capì e lo lasciò.
    “Non ho nulla contro di te…”.
    “E allora perché non posso nemmeno sfiorarti?! Hai paura di me?”.
    “No, io ho paura di me stesso…”.
    Keiri alzò gli occhi e li incatenò ai suoi: “Perché hai paura di te stesso se non cerchi nemmeno di dimostrarti che forse non sei il mostro che credi di essere?”, lui rimase incatenato ai suoi occhi che vide riempirsi di lacrime.
    Asciugò la prima lacrima che comparve sulle sue guance chiare e disse: “Io ho permesso a mio padre di partire pur sapendo che non sarebbe tornato, ho visto mia madre spiccare il volo con l’ incantesimo che mio padre le aveva insegnato e non le ho chiesto di tornare indietro, pur sapendo che sarebbe morta…E ora il tuo villaggio…Ho paura di me stesso, non ho bisogno di dimostrarlo: ogni cosa a cui mi lego muore davanti ai miei occhi…Non deve accadere lo stesso a te…Tu devi vivere, lontana da me, creati una famiglia tua…E dimentica le mie promesse…”.
    “Ti amo…” sussurrò lei, sciogliendo le catene del loro sguardo, “…non esisto senza di te…”.
    Shari la strinse a sé un ultima volta e volò fino al villaggio dei Kari e lì venne accolta senza indugi, e tenendole un ultima volta la mano volò nel cielo notturno, intonando un ultimo addio.
    Un urlo silenzioso gli nacque nel petto, incapace di superare la barriera delle sue labbra gelate dalla sofferenza del cuore…
    Sapeva che era il loro ultimo tempo: non l’ avrebbe mai più rivista…

    SPOILER (click to view)
    Che vi sembra?? Una schifezza?? ekek XDXD
     
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  2. _Kiubby_
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    Va bene, voglio davvero aiutarti. Ma ti avverto che coi commenti sono spietata, non prenderli come un affronto personale, ma come critica costruttriva. Non odiarmi ^^''

    Amo la prefazione. Corta, magnetica ed oscura. Tengo già per i cattivi! XD
    Il maltempo continuava fuori, le gocce di pioggia disegnavano piccole cascate sul vetro e impediva di guardare cosa succedeva fuori. ripetizione, davvero irritante e frena la lettura. Sostituiscilo con "all'esterno" o qualunque altra cosa, ma stai sempre attentissima a questi particolari u.ù
    si voltò verso la casa in cui si trovava, non era il miglior posto in cui rifugiarsi. Oddeo queste frasi non sono né collegate tra loro né collegate con quel che c'era scritto prima! Non si capisce.
    Si specchiò in una pozza d’ acqua a terra, pardon son puntigliosa, sta meglio "per terra". A terra è un complemento di moto a luogo e non mi sembra che la pozza d'acqua stia cadendo.
    alto e con il corpo atletico e scattante degno degli elfi e dei vampiri, ma lui non era né un elfo, né un vampiro e nemmeno un umano… Ahi ahi, continuiamo con e ripetizioni? No no no, rallenta e annoia. Esistono anche i pronomi. Tipo "né l'uno né l'altro."
    Si avvicinò ad una parete e si poggiò a terra cioè, ci si siede o si sdraia a terra? °-°
    Ai suoi tempi doveva esser stata una gran bella villa, ma ora aveva solo l’ aspetto di un rudere abbandonato da decenni, E qui ci vuole un bel punto :essì:
    e a cui mille volte avevano chiesto consiglio sia lei che lui. lei lui chi?!
    non essendo il figlio di un elfo e un angelo nero: un incantatore, creatura di pura magia, dalla forza degli dei elfici, secondo solo alla divinità Chaos, creatore dell’ universo... Va bene, non deve farsi scoprire, ma qui non ci ho capito proprio un cavolo. Alla prima lettura ero convinta fosse figlio di un elfo ed un angelo nero ora invece ho capito che no, non lo è e poi non ho capito niente. Spiegati meglio gioia bella.
    “Si, sono io, aprimi Keiri!”, muahahah abbiamo la Kairi tarocca X°°D scusa
    bicchiere d’ acqua che gli porse. non c'è bisogno di scriverlo, ma va beh.
    “MA SEI PAZZO?!” si, oh Kairi, sì lui è pazzo.

    Per il resto è scritta abbastanza decemente, ma hai davvero messo il turbo! Insomma, spari a raffica nomi che non ho la minia idea di cosa indichino, se non che so che sono luoghi; non spieghi le razze che ci sono in questo mondo, come è suddivisto, che l'ha creato ne come funziona. Non ci ho capito nulla. La festa potevi descriverla mooooolto meglio, ma anche lì hai messo i razzi e sei passata alla distruzione di massa. Non che mi dispiaccia, mi piacciono le scene violente, ma non ci dai il tempo di immergerci nella storia e di comprenderla pienamente. Mancano troppi tasselli per avere un quadro generale. Davvero, potrebbe essere molto, molto di pù.
     
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  3. *Actinium*
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    Beh, dai, alla fin fine è carino... Sono abbastanza d'accorod con tutto ciò che ha detto Kiubby, salvo per il riferimento alla pozza d'acqua per terra. Infatti direi che basta semplicemente menzionare la pozza, senza specificar edove si trovi, il concetto stesso di pozza esprime che essa sia collocata per terra XD
     
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  4. xX_Ultima_Angelo_xX
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    CITAZIONE (_Kiubby_ @ 19/7/2009, 01:51)
    e a cui mille volte avevano chiesto consiglio sia lei che lui. lei lui chi?

    La madre, Gala e lo stesso Shari...

    CITAZIONE
    non essendo il figlio di un elfo e un angelo nero: un incantatore, creatura di pura magia, dalla forza degli dei elfici, secondo solo alla divinità Chaos, creatore dell’ universo... Va bene, non deve farsi scoprire, ma qui non ci ho capito proprio un cavolo. Alla prima lettura ero convinta fosse figlio di un elfo ed un angelo nero ora invece ho capito che no, non lo è e poi non ho capito niente. Spiegati meglio gioia bella.

    ho scritto all' inizio che comunque sia questo è un Sequel.
    L' origine del mondo l' ho scritta ne primo [fumetto] e poi c' è un riassunto che ho fatto abastanza bene, ma qui non l' ho postato.

    CITAZIONE
    “Si, sono io, aprimi Keiri!”, muahahah abbiamo la Kairi tarocca X°°D scusa

    ma no!!! -_- vabbè... alla fine di questo libro ci ho messo un piccolo dizionario elfico (puramente inventato dalla sottoscritta, perciò: Kairi (in giapponese significa acqua, o qualcosa del genere... Mentre Keiri deriva da "Kir-" cioè "puro/a" e Eirii tradotto: "Sentimento"

    CITAZIONE
    “MA SEI PAZZO?!” si, oh Kairi, sì lui è pazzo.

    si lo ammetto è pazzo... (poverino... alla fine muore e raggiunge i genitori tornando bambino... sigh... cry cry)

    CITAZIONE
    Per il resto è scritta abbastanza decemente, ma hai davvero messo il turbo! Insomma, spari a raffica nomi che non ho la minia idea di cosa indichino, se non che so che sono luoghi; non spieghi le razze che ci sono in questo mondo, come è suddivisto, che l'ha creato ne come funziona. Non ci ho capito nulla. La festa potevi descriverla mooooolto meglio, ma anche lì hai messo i razzi e sei passata alla distruzione di massa. Non che mi dispiaccia, mi piacciono le scene violente, ma non ci dai il tempo di immergerci nella storia e di comprenderla pienamente. Mancano troppi tasselli per avere un quadro generale. Davvero, potrebbe essere molto, molto di pù.

    Sorry, ma questa festa avviene anche nel primo [fumetto], e le festività sono sempre scritte in un inserto del fumetto che ho già scritto, assieme ad alcune poesie che mi sono inventata, scritte sia nella lingua elfica (di mia creazione), che in lingua italiana... XDXD

    Ho pubblicato il primo capitolo solo per avere un opinione sul MODO in cui l' avevo scritta...
    E rti ringrazzio molto per le tue critiche (che considero ASSOLUTAMENTE costruttive! ^_^)
    Grazie mille.
     
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  5. _Kiubby_
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    Lol, ma ora ti costringerò a postare anche il fumetto comunque bello il significato di Keiri :mki: posta anche il riassunto, lo voglio leggere *w* e voglio addottare uno di quei leoni fiammeggianti <3 *coccola leone*

    SPOILER (click to view)
    Riiiiiikiiiii mi regali un Leone Fiammeggiante? :D
     
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  6. *Actinium*
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    sì, sarebbe bello avere il riassunto del primo capitolo ^^
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Riiiiiikiiiii mi regali un Leone Fiammeggiante?

    Se vuoi ti regalo una pozza volante, i leoni fiammeggianti sono terminati u.u
     
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  7. The Ancient Angel of River...
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    Ahahah...
    E' il nostro libro??
    Che bello!!
    M' ha se volete posto io il riassunto...
    Lo ho aveva scritto una notte a casa mia...
    Il leoni fiammeggianti poi hanno un nome, ma non mi ricordo quale era...
     
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  8. xX_Ultima_Angelo_xX
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    CITAZIONE (The Ancient Angel of River... @ 20/7/2009, 11:36)
    Ahahah...
    E' il nostro libro??
    Che bello!!
    M' ha se volete posto io il riassunto...
    Lo ho aveva scritto una notte a casa mia...
    Il leoni fiammeggianti poi hanno un nome, ma non mi ricordo quale era...

    L' ho segnato da qualche parte sul quaderno di matematica...
    Devo cercarlo...
     
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7 replies since 17/7/2009, 14:14   223 views
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