Lo Hobbit o la riconquista del Tesoro

J.R.R. Tolkien

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  1. Emanuel°.
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    Lo Hobbit o la riconquista del tesoro (titolo originale: The Hobbit, sottotitolato There and Back Again, cioè "Andata e ritorno") è un romanzo fantasy scritto da John Ronald Reuel Tolkien.l libro nacque, nelle intenzioni dello scrittore, come una fiaba per bambini; un'origine intuibile dal tono complessivo estremamente colloquiale e dalle numerose interruzioni (in parte scremate nelle versioni successive alla prima) in cui il narratore si rivolge al lettore incitandolo a leggere oltre per scoprire la fine della storia

    Trama

    SPOILER (click to view)
    La storia incomincia nel modo più tranquillo possibile, Bilbo sta tranquillamente fumando la sua erba pipa sull'uscio di casa quando arriva Gandalf che gli propone di prendere parte ad un' avventura, lo hobbit esita in un primo momento di fronte alla proposta dello stregone dicendo che gli hobbit sono gente tranquilla, non avvezza alle avventure, da lui definite "Brutte fastidiose scomode cose". Tuttavia il giorno dopo fa la conoscenza di un gruppo di nani cappeggiato dal famosissimo Thorin Scudodiquercia e 12 suoi congiunti ed amici: Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur. La faccenda prende una brutta piega per Bilbo che si ritrova tutti questi ospiti in casa, durante il banchetto preparato dallo hobbit si scoprirà che lo scopo di questa riunione è quello di recuperare un immenso tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria sorvegliato dal vecchio e feroce drago Smaug che in passato ha sottratto queste ricchezze ai nani che dimoravano sotto la montagna.

    Bilbo decide infine di accettare e prende parte all'avventura nel ruolo di "scassinatore" e l'indomani esce di casa a scavezzacollo con solo un fazzoletto verso l'ignoto e con l'amara prospettiva di non fare più ritorno nella sua comoda casa essendo l'avventura irta di pericoli: durante il cammino infatti incappano in alcuni Vagabondi[14] che li catturano ma da cui riescono a sfuggire con l'aiuto di Gandalf[15] che sarà loro di grande aiuto nel corso delle successive avventure.

    Il gruppo giunge cosi nella dimora di Elrond il mezz'elfo e studiando la mappa di Thorin scoprono[16] le lettere lunari sulla mappa, queste affermano che il buco della serratura sarebbe stato visibile nel giorno di Durin[17]

    Ripartono quindi diretti alla Montagna solitaria passando per le Montagne Nebbiose, in una notte di bufera cercano riparo all'interno di una montagna ma mentre stanno dormendo tutti la parete di roccia si apre e vengono tutti catturati, eccetto Gandalf, dagli orchi, quando ormai sembra giunta la fine, arriva un nuovo, tempestivo intervento dello stregone che con i suoi poteri sbaraglia il nemico e permette al gruppo di fuggire. Nella fuga Bilbo, rimasto separato dal gruppo, fa la conoscenza della creatura Gollum al quale riesce a sottrarre un magico anello che rende invisibili. Una volta fuori dalle montagne, temendo il ritorno degli orchi, si avviano velocemente fuori dal territorio accidentato delle Montagne Nebbiose, arrivando nei pressi di una folta foresta ma giunti in una radura cominciano a sentire numerosi ululati provenienti da tutte le direzioni: sono i Mannari, lupi che si preparavano ad una riunione. Immediatamente Gandalf ordina di arrampicarsi sugli alberi, ma l'arrivo degli orchi, alleati dei lupi complica tutto: questi esseri malvagi danno fuoco agli alberi e i nani non riescono a respirare.

    Fortunatamente vengono aiutati dalle Aquile che li portano vicino al territorio di Beorn: un essere temibile che è in grado di trasformarsi in un orso ma che si rivelerà disponibile e pronto ad aiutarli per attraversare lo stregato Bosco Atro, qui però Gandalf lascia la compagnia dei nani dicendo che deve occuparsi di altre faccende. Anche l'interno del bosco si rivelerà pieno di avventure: il cammino è molto lungo e la compagnia deve sempre seguire un sentiero senza mai deviare, queste sono le raccomandazioni di Beorn, ma presto finiscono le provviste e, spinti dalla fame, i nani abbandonano il sentiero; come se non bastasse Bombur cade vittima di un incantesimo e si addormenta, nel bosco inoltre vedono degli elfi banchettare ma appena si avvicinano tutto sparisce. Ed è durante una di queste visioni che vengono catturati dai ragni, ma questa volta è Bilbo a risolvere la situazione, aiutato dal suo nuovo anello, ma le disgrazie non finiscono qui perché vengono nuovamente imprigionati, ad eccezione di Bilbo che era invisibile per effetto dell'anello, dagli Elfi Silvani , ed anche in questa circostanza sarà il piccolo hobbit ad aggiustare le cose sfruttando il potere dell'anello infatti libera i nani imprigionati e li fa nascondere all'interno di alcune botti che giungono in salvo fino a Pontelagolungo.
    Smaug a Pontelagolungo

    Qui vengono accolti con grandi feste e tutti sperano che Smaug il drago presto se ne vada dalla montagna e la prosperità possa tornare nelle loro terre, quindi danno loro rifornimenti per il cammino fino ad Erebor dove trovano la porta segreta della montagna e la riescono fortunosamente ad aprire. Bilbo esplora quindi l'interno e vede per la prima volta il drago che dorme su una quantita' enorme di oro, gioielli ed oggetti preziosi, Bilbo allora comincia a dialogare con il mostro utilizzando un linguaggio enigmatico, senza mai rivelare la sua vera identita', questo infatti è il modo migliore per parlare coi draghi senza farli arrabbiare, il drago capisce che l'hobbit è compagno dei nani e gli consiglia astutamente di non avere niente a che fare con loro e di dissuadere Bilbo dal suo intento,il giovane hobbit si rende conto che il drago ha una corazza che gli protegge il petto tranne che nell'incavo della parte sinistra ed infine fa delle osservazioni che infastidiscono il drago che prima cerca di mangiarli ma non riuscendoci rivolge la sua collera contro Pontelagolungo dove però sarà ucciso da Bard detto "L'Arciere" con una freccia scoccata nel suo unico punto debole (punto debole a lui noto grazie alla scoperta di Bilbo).

    Ad Erebor però i nani non restano con le mani in mano, prevedendo infatti l'arrivo degli uomini del Lago che avrebbero di sicuro preteso il tesoro , con l'aiuto dei Corvi Imperiali ricevono notizie e comunicano ai loro alleati che hanno bisogno di aiuto ed iniziano ad apprestare difese in previsione di un possibile conflitto . Pochi giorni dopo gli Elfi Silvani e gli Uomini del Lago arrivano alla montagna speranzosi di poter prendere i tesori della montagna per risollevarsi dopo la discesa distruttrice del drago. Le trattative proseguono altalenanti, nemmeno l'espediente di Bilbo di dare agli assedianti l'Archepietra riesce ad aquietare gli animi, ma provoca la rottura dell'amicizia fra Thorin e Bilbo.

    Il 23 novembre 2941 T.E. tutto precipita. Arrivano gli aiuti di Dain dei Colli Ferrosi e tutto lascia presagire che ci sia uno scontro fra i nani contro uomini ed elfi. Ma all'insaputa di tutti gli Orchi delle Montagne Nebbiose calano su Erebor accompagnati dagli alleati mannari. Nani, uomini ed elfi decidono cosi di allearsi contro il pericolo incombente e comune; ha così inizio la Battaglia dei Cinque Eserciti. La battaglia è furiosa, orchi, mannari, uomini, elfi e nani si fronteggiano alle pendici della montagna, ma alla fine dopo numerose perdite fra le quali anche quella Thorin, la vittoria è dell'alleanza militare di uomini, elfi e nani. Prima di morire Thorin riesce a riappacificarsi con Bilbo per le parole con cui si erano lasciati ed a causa delle quali avevano rotto la loro amicizia poche ore prima.

    Dain, diventa il nuovo Re sotto la Montagna e distribuisce saggiamente le ricchezze conquistate, a Bilbo dà "solo" un paio di bauli, uno d'argento e uno d'oro visto che sarebbe oltremodo difficile e pericoloso portare ricchezze maggiori. Si mettono tutti in cammino per tornare a casa, dove Bilbo arriva nel giugno 2942.

    A Hobbiville tutto però andava storto, Bilbo era stato infatti dichiarato morto e tutti i suoi averi erano stati messi all'asta e quasi tutti venduti, anche la sua casa stava per essere data ai suoi cugini Sackville-Baggins. Dopo questa incredibile avventura oltre a perdere i mobili aveva perso anche la rispettabilità, tutti lo consideravano alquanto strano e un tipo poco raccomandabile. Tuttavia gli facevano spesso visita i suoi amici, elfi e nani, ed iniziò anche a scrivere un libro: Andata e Ritorno, le Vacanze di uno Hobbit.


    Fonte: Wikipedia



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    Lo sto leggendo e sinceramente mi sta piacendo molto!ringrazio mamma per avermi convinta a leggerlo :certo:
     
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  3. avriel
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    Io l'ho letto e mi è piaciuto da morire. E' un tipo di libro un po' contorto nella trama, ma nel complesso molto bello.
     
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  4. YamaAlu
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    si io l'ho letto in 4° elementare :mki: ...ovviamente non è che capissi molto però mi è piaciuto soprattutto gli indovinelli che poneva gollum allo zio di frodo(scusate ma non ricordo come si chiama ho un vuoto di memoria =_=)...e poi mi divertivo insieme a un mio compagno di classe ripetere tante volte velocemente i nomi dei nani come se fossero uno scioglilingua :ahah:
     
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3 replies since 16/9/2009, 13:35   75 views
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