Pensieri fra le nuvole

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  1. avriel
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    Allora... questo testo l'ho scritto in seconda media e l'ho ritrovato di recente cercando il mio nome su google. Era per un concorso, che ho anche vinto, dal tema "pensieri fra le nuvole", per l'appunto. L'avevo fatto per la sezione prosa.

    Pensieri fra le nuvole

    La penna scorre sul foglio in modo naturale e spontaneo. Non importa l’argomento, le idee affluiscono più mi guardo intorno: la pioggia non mi è nemica, bensì mi permette di vedere le cose in maniera più poetica; un gatto può diventare un personaggio principale e stupendamente unico.
    L’Mp3 suona a ripetizione le stesse canzoni, come a volermi far notare
    qualcosa. Un solo verso, un mare di idee:
    Solo grigio piombo che mi spegne il sole.
    Un cielo nero, innaturale, come piombo liquido che copre tutto, lasciando solo la tua anima e se stesso. È qui che trovo tutte le risposte dei problemi.Vedo mio padre, la scuola e un impegno.Non importa cos’era, ora è risolto.
    Eccomi qui, libera di scegliere cosa voglio essere. Si apre il sipario e davanti ai miei occhi si staglia la platea. Il pubblico mi scruta: attende una mia mossa. Finalmente parlo e con gesti teatrali dò vita alla suspence. Qui ho la possibilità di scegliere chi essere; pochi secondi prima che si apra il sipario divento una fata, una principessa, ma mai me stessa.
    L’acqua mi circonda mentre mi immergo: i miei capelli sono liberi di muoversi senza nessun obbligo. Riemergo giusto il tempo necessario per mettere la maschera e rimmergermi.Finalmente vedo i coralli, gli scogli, le conchiglie... Una piccola bolla solitaria scappa dalle mie labbra nel momento stesso in cui le socchiudo. Un banco di pesci argentati mi passa davanti senza timore. In questo momento so cosa prova una sirena.
    Sto volando. Sotto di me un prato pieno di fiori. Scendo in una rapida picchiata per risalire a pochi centimetri da terra. Ce l’ho fatta: nelle dita stringo un piccolo fiore viola. Ne annuso il profumo mentre volo verso la
    città. Ecco la mia scuola.Vedo me stessa seduta al banco che scruto fuori dalla finestra con aria sognante. La finestra chiusa non costituisce un ostacolo; la oltrepasso e rientro in me stessa.
    Il mio corpo ha un sussulto. Mi scopro a guardare fuori dalla finestra, distratta. Peccato, era solo un sogno. Torno a concentrarmi sulla lezione di latino, mentre in mano stringo un piccolo fiore viola.
     
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0 replies since 24/3/2010, 19:57   44 views
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