The Dream

Genere : Azione, avventura Raiting : Verde/Giallo

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    Allora, rispetto alle altre fan fict che mi sono venuta una schifezza e non le ho mai continuate, stavolta provo a fare un lavoro DECENTE.

    Capitolo 1 Sogno

    Tidus, il sogno. Dopo aver combattuto insieme ai suoi compagni l'invocatore Yu Yevon salvando Spira, scomparì, dopo che la sua amata, Yuna, gli disse "Ti amo".
    Stranamente, il ragazzo era vivo. Si ritrovò nell'acqua di un fiume, ma dov'era finito? "Cosa...? Dove sono?" Il ragazzo vide una barca, e c'era un uomo con un vestito bianco che stava remando. Il ragazzo nuotò fino alla barca. "Ma cosa ci fai lì?" chiese il vecchio. "Mi scusi, mi sa dire dove siamo?" chiese "Dove siamo? E' sicuro di avere il cervello? Siamo a Roma no?" il ragazzo non capì, non aveva mai sentito parlare di quella città. "Sali, ti porto a riva" disse il vecchio "Grazie..." il ragazzo salì sulla barca. Tidus era confuso, ma era anche stanco, come se avesse corso per 10 Km. "Come ti chiami figliolo?" chiese il vecchio "Tidus..." "Da dove vieni?" "Vengo da Zanarkand, ero con dei miei amici ma siamo stati attaccati da dei pirati mentre eravamo su una nave" non era la verità, ma era quasi impossibile spiegare ciò che era successo. "Sei stato attaccato da dei pirati?" "Si..." "Strano, non sembri ferito" "I pirati non mi hanno colpito, mi hanno solo spinto e sono caduto in mare" "Oh, povero ragazzo, non ti preoccupare, ti ospiterò a casa mia" il vecchio sorrise "Grazie, signore" Il giovane sorrise insieme a lui.
    Dopo un paio di minuti, il vecchio e Tidus arrivarono a riva. Da lì si potevano vedere molti palazzi alti, c'erano dei mercanti che vendevano frutta, pesce ecc. C'erano anche un fabbro e un sarto, tutti gridavano cose come "Lo so, sembrano costose, ma queste meraviglie valgono più del loro prezzo!" e Tidus pensava che erano tutte balle. Il vecchio e Tidus stavano camminando fino alla casa del vecchio. Tidus stava fissando il vecchio, prima non aveva notato una cosa, c'era una strana A sul suo vestito, e aveva una strana polsiera con lo stesso simbolo. Ma a Tidus non interessava quella A, ma stava pensando a cosa fosse successo, dov'era Yuna, dove si trovava, ma soprattutto a una cosa : Quando Tidus diceva che era di Zanarkand tutti rimanevano sbalorditi, invece il vecchio non fece nessun commento su Zanarkand. "Ah, che maleducato, non ho detto il mio nome" disse il vecchio "Io sono Giulio Dadi" "Piacere" disse Tidus. Stavano per arrivare nella casa di Giulio, ma la c'erano degli uomini vestiti di rosso armati che bloccavano il passaggio. "Dannazzione..." disse Giulio "Sono i borgia, Tidus resta qui"
    Giulio andò da loro "Cosa volete?" "Giulio... amico mio..." uno degli uomini gli puntò la spada addosso "Dov'è l'assassino?" "Fottiti" Tidus riusciva a sentire e si avvicinò "Assassino? Ma di che state parlando?" un'altro di quei uomini gli puntò la spada addosso "Questo non ti riguarda" "Allora Giulio, DICCI DOV'E'"
    Giuliò se ne infischiò di ciò che diceva quell'uomo, anzì, gli diede un calcio, e dalla sua polsiera, uscì una lama, che infilzò uno degli uomini. "Uccidetelo" Gli altri uomini iniziarono ad attaccare Giulio. Tidus non poteva lasciare che quell'uomo che lo ha aiutato combattesse da solo, prese la spada dell'uomo morto e iniziò a combattere. A un certo punto uno degli uomini infilzò Giulio con una daga "Giulio!" esclamò Tidus, che si ritrovò da solo contro quegli uomini. Il Ragazzo provò a combattere, ma venne disarmato e gli puntarono la spada addosso " Sono finito " Il ragazzo chiuse gli occhi, ma non morì, sentì uno sparo. Il ragazzo riaprì gli occhi, e quell'uomo che gli stava puntando l'arma addosso stava sputando sangue, e aveva un buco nel petto. L'uomo cadde a terra morto, e dall'alto arrivò un'uomo vestito di bianco, incappucciato, che iniziò a combattere le due guardie. Aveva due polsiere, uguali a quella di Giulio e da entrambe uscirono due lame celate. "E' l'assassino!!!" urlò uno degli uomini. Uno di loro provo ad attaccarlo con la spada, ma l'incappucciato schivò l'attaccò e lanciò un pugnale al nemico. Gli altri invece di farsi avanti scapparono come dei codardi. "Wow..." disse Tidus sbalordito. L'uomo incappucciato si avvicinò al cadavere di Giulio e gli chiuse gli occhi "Requiescat in pace" Tidus non conosceva quella lingua, ma capì che voleva dire -Riposa in pace- Il ragazzo si avvicinò all'incappucciato "Chi sei tu?" "Sono Ezio Auditore da Firenze"

    Continua

    Lo so, fa schifo, ma proverò a migliorarla.

    Edited by zack the best 97 - 2/12/2010, 22:10
     
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    Capitolo 2 Gli Assassini

    “Sono Ezio Auditore da Firenze” queste erano le parole di quell’uomo incappucciato. Tidus stava impazzendo, prima scompare, poi si ritrova in un fiume, dopo viene attaccato de degli uomini vestiti di rosso e ora un uomo incappucciato gli salva la pelle. “E tu sei?” chiese Ezio “Tidus” rispose il ragazzo “Tidus… non sembri di queste parti” “Vengo da Zanarkand...” “Zanarkand eh? E che ci fai qui in Italia?” Tidus tirò di nuovo fuori la storia dei pirati e gli racconto ciò che era successo con Giulio. “Capisco, comunque, sarai sicuramente stanco, seguimi, ti porto al covo” disse, iniziando a camminare. Tidus scombussolato iniziò a seguirlo “Covo? Quale covo?” “Il covo di noi Assassini”
    -Assassini- appena qualcuno sente quella parola pensa siano solo delle persone che uccidono. Ma
    Il termine –Assassini- in quel caso, significava ben altro. “Assassini?” disse Tidus preoccupato “Si, sono un Assassino, con la A maiuscola. Io uccido, ma lo faccio per trovare la verità, la verità che viene celata alla gente. La mia lama non tocca gli innocenti, ma quelli che celano la verità, e non sono l’unico, ci sono Assassini in tutto il mondo.” Disse Ezio. Tidus non capì bene cosa fossero gli Assassini, ma non gli interessava. I due continuarono a camminare per Roma, si vedevano ancora mercanti e c’erano degli uomini vestiti di rosso come quelli di prima che stavano cercando qualcosa, probabilmente cercavano Ezio. Mentre camminavano, i due videro che c’erano dei lavori di ristrutturazione nella strada per andare al nascondiglio “La strada è bloccata, dovremo prendere le gallerie” disse Ezio. Cambiarono strada, e cercarono una galleria. Dopo un po’ di tempo, ne trovarono una, aprirono il “cancello” con discrezione e entrarono. Era buio in quelle gallerie, ma Ezio conosceva la strada, e anche se Tidus sbatteva la testa ogni volta, alla fine arrivarono, ma dove? La stanza in cui si trovavano era molto grande, c’erano molte tende, tutte con la lettera A di Assassino. C’erano libri, tavoli, candele e altro là dentro, inoltre c’erano molti uomini che avevano lo stesso abito di Giulio. “Beh, benvenuto nel mio rifugio” disse Ezio. “Miei adepti, lui è Tidus, era insieme a Giulio, dice di essere stato attaccato da dei pirati e ora non sa dove si trova. E’ stato attaccato dai Borgia e ora noi li forniremo rifugio.” Tutti gli “adepti” iniziano a salutare il ragazzo, che si vergognava un po’. “Beh Tidus, iniziamo le presentazioni. Sai già chi sono io, la ragazza che sta leggendo un libro, è Claudia Auditore, mia sorella” Ezio indicò la ragazza mentre parlava. “Quel uomo vicino al camino, è Niccolo Machiavelli, filosofo fiorentino, un Assassino anche lui.” Indicò anche Machiavelli “E infine, quello vicino alla porta è Cloud Strife, viene da Midgar..” Indicò anche Cloud “Ci sono molti altri assassini, ma adesso non c’è tempo. Lì c’è un letto, riposati.” “Ezio…” disse Tidus “Si?” “Grazie di tutto. Ti devo un favore.” “Non c’è di che” Ezio andò verso la porta, e uscì dal rifugio. Tidus andò verso il letto, e iniziò a sdraiarsi. Chiuse gli occhi, ma non riuscì a dormire. Pensava ancora perché era lì. Lui era un sogno, un sogno degli intercessori, una volta compiuta la sua missione, sarebbe dovuto scomparire. Troppe domande, ora l’unica cosa che contava era riposarsi e fare bei sogni, ma come fa un sogno a sognare?
     
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    CAPITOLO 3 Visione

    Tidus chiuse gli occhi, anche se non riusciva nè a dormire, nè a sognare. Stranamente, non vide tutto nero, ma bianco, e vedeva un ragazzino. Era incappucciato, ma si poteva vedere la pelle scura. Era scalzo e il suo "vestito" (Che sembrava un vestito da zingaro) era viola. Tidus all'inizio non lo riconobbe, ma poi si ricordò di lui : Era un intercessore. Gli intercessori erano degli "spiriti" (prima erano umani) che insegnavano agli invocatori a evocare gli eoni, delle creature immortali. "Seguimi" Disse l'intercessore. Tidus iniziò a seguirlo nel buio, fino a quando non si fermò. "Ehi tu!" disse il Tidus "Che sta succedendo? Mi hai detto che una volta sconfitto Yu Yevon voi avreste smesso di sognare e io sarei scomparso! PERCHE' SONO VIVO?" "Calmati" disse l'intercessore "Abbiamo bisogno del tuo aiuto, di nuovo." "Perchè?" chiese "Qualcosa è andato storto" tutto d'un tratto, quel buio si trasformò nella casa di Tidus, la casa della sua città, Zanarkan, o meglio, della Zanarkand-sogno. "Cosa è successo?" chiese insistente "Ti ricordi la tua ultima battaglia insieme a Yuna? Quando lei ha evocato tutti gli eoni?" "Si, abbiamo dovuto combatterli" "E ti ricordi quando hai combattuto il VERO Yu Yevon?" "Certo" disse con aria incerta.
    "Beh, il suo spirito non è andato nell'oltretomba, è rimasto qui, sulla terra"
    Tidus rimase di stucco "Cosa...?" "Sin è scomparso, ma Yu Yevon, si è unito a un'eone" "Ma noi li abbiamo sconfitti tutti! Valefor, Ifrit, Ixion, Shiva, Bahamuth, Yohimbo, Le sorelle Magus e anche Anima" disse il ragazzo "Non erano TUTTI" disse l'intercessore "Yuna non è andata in tutti i chioschi di Spira, c'è un'altro eone, Der Richter" "Cosa..?" l'intercessore iniziò a scomparire "Ehi! Dove vai?!" "Il mio tempo qui è limitato! Vai a Besaid, lì troverai tutte le risposte!" "EHI!" L'intercessore sparì, e Tidus si svegliò. "Ma cos---"

    Continua
    Lo so, è molto corto, è che in questo momento sarei impegnato e non potevo farlo più lungo
     
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    CAPITOLO 4 Frutto dell'Eden

    Appena Tidus si svegliò da quella "visione" sentì rumori di battaglia fuori dalla porta, là dentro non era rimasto nessuno. "Che cosa succede?" Tidus si alzò in fretta dal letto, prese una spada che era là dentro ( anche se non si sentiva molto a suo agio con quelle spade) e apr la porta. Là fuori c'erano Macchiavelli e Cloud che combattevano gli uomini vestiti di rosso insieme a degli adepti. La maggior parte dei nemici erano per terra, tutti morti in modi diversi, sgozzati, infilzati ecc.
    Ne rimaneva solo uno, che venne ucciso da Cloud con quella sua grandissima spada.
    "Che sta succedendo?!" esclamò Tidus "I Borgia ci hanno attaccato" rispose Macchiavelli "I Borgia?" "Quegli uomini vestiti di rosso" disse Cloud "Dove sono Ezio e Claudia?" "Claudia sta proteggendo il bordello insieme ad altri adepti, Ezio è a Castel Sant'Angelo a liberare Sora" rispose Macchiavelli. Tidus era confuso, ma continuò a chiedere frettolosamente "Sora? Chi è Sora?" "Uno dei nostri Assassini. Cesare, il capo dei Borgia ha usato la mela dell'Eden e adesso sta controllando la mente di Sora, ora è come un burattino..." "Mela dell'Eden?" "Ma non sai proprio nulla? A ogni modo, la Mela dell'Eden è uno dei frutti dell'Eden, con quel manufatto puoi controllare gli altri, è un oggetto pericoloso. Prima ce l'aveva Ezio, ma Cesare gliela rubò, e adesso è andato a riprendersela, insieme a Sora" gli rispose. Tidus era preoccupato "Dov'è Castel Sant'angelo?" "Verso Nord, ma non pensare di andarci, è troppo pericoloso" gli disse Cloud "Ezio mi ha salvato la vita, vado a restituirgli il favore" "Sei pazzo? MORIRAI!" "So combattere" "Ma.." "Cloud, lascialo andare, se morirà, è lui che ci perde" "Non morirò" Tidus sorrise e iniziò a correre verso Castel Sant'Angelo, che era molto lontano. Urtava spesso i civili, ma l'unica cosa che importava era aiutare Ezio. Ma il ragazzo, non andava a Castel Sant'Angelo solo per quello, doveva anche parlare con l'Assassino. Vedeva di continuo persone che dicevano "Perchè corre così? E' pazzo?" ma a lui non interessò, tanto non era di quella città, quindi non gli importava se la sua fosse stata una brutta reputazione. Dopo 10 minuti, il ragazzo arrivò a Castel Sant'Angelo, che però era pieno di guardie. Fortunatamente, lì c'era un fiume, e lui era bravissimo a nuotare, quidì si buttò, e non fu una buona idea. Le guardie lo notarono e iniziarono a lanciarsi sassi, ma il ragazzo non si fece colpire. Tidus continuò a nuotare, fino a quando non vide una sporgenza, e iniziò ad arrimpicarsi fino a entrare dentro le mura. Anche dentro le mura del castello era pieno di guardie, e questo non rendeva le cose facili. L'entrata principale era fuori discussione e tutte le finestre erano sbarrate, o meglio, QUASI tutte. C'erano molte sporgenze vicino all'unica finestra aperta, anche se era rischioso, Tidus iniziò ad arrampicarsi, sporgenza per sporgenza. Tuttavia, non fu facile, alcune si sgretolavano e prenderle per evitare di farle cadere e farsi notare dalle guardie era davvero difficile. Alla fine, Tidus riuscì a entrare nel castello, che era molto vasto. C'erano molti oggetti costosi, c'era una libreria, dei vasi fatti di porcellana e molte statue. Stavolta non c'erano guardie, ma dov'era Ezio? Il ragazzo sentì le voci dei combattenti al piano di sopra, quindi iniziò a salire le scale. Tuttavia, Castel Sant'Angelo era come un grande labirinto di scale, e trovare Ezio non era facile. Alla fine, riuscì a trovare la stanza, che era piena di librerie. l'amico, che stava combattendo con... un ragazzino? Nel mezzo del combattimento c'era anche Cesare Borgia che aveva uno strano oggetto dalla forma sferica in mano, probabilmente era la Mela. Il ragazzo combatteva con una faccia triste e arrabbiata, come se lo stessero costringendo a fare la cosa che odiava di più al mondo, inoltre, combatteva con una strana arma, una specie di Chiave "Cesare, smettila!" disse il ragazzo. "Tidus? Che ci fai qui?!" disse Ezio. "Sono venuto ad aiutarti!" "Beh, se proprio vuoi aiutarmi, prendi la mela!" gli urlò "Oh, è così ti fai aiutare da un tuo amico, mi dispiace... GUARDIE!" gridò Cesare Le libreria erano dei muri girevoli, da cui uscirono cinque guardie. "E adesso come la mettiamo?" disse Cesare ridendo. Tidus si fece pervadere dalla rabbia, ma a un certo punto, la spada che aveva preso si trasformò nella Fraternity, la spada che aveva quando combattea insieme a Yuna. La spada era molto leggera, e il ragazzo si sentì a suo agio con quella in mano. Inoltre, si ricordo una sua mossa che faceva spesso quando combatteva. Il ragazzo iniziò a fare delle capriole, schivando le guardie. Dopo la sesta capirola fece un salto e attaccò Cesare, colpendolo alla mano, e facendogli cadere la Mela. Ezio la prese, e il ragazzo che poco fa combatteva con Ezio, svenne. "Sora, stai bene?" "Ugh, Grazie Ezio..." svenne di nuovo. "Ezio, sta bene?" "E' solo svenuto, dobbiamo andarcene di qui!" "GUARDIE!!!!" Urlò Cesare "Scappiamo!" Ezio prese Sora in braccio ( NO YAOI ) e insieme a Tidus iniziò a scappare.

    Continua

    Spero di averlo fatto bene .-.
     
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    CITAZIONE
    Ezio la prese, e il ragazzo che poco fa combatteva con Ezio, svenne.

    Deciditi: successe o è appena successo?
    CITAZIONE
    Ezio la prese, e il ragazzo che poco prima combatté con Ezio, svenne.

    Non mi sembra così difficile.
    CITAZIONE
    e lui era bravissimo a nuotare, quidì si buttò,

    Quidì? °_°

    Ah, e i capitoli sono troppo corti.
     
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    beh, grazie di avermela commentata^^
    Cercherò di migliorare questi orrori grammaticali che faccio e cercherò di fare qualcosa di SENSATO, voglio evitare di fare fail come nella altre fan fict.
     
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    CAPITOLO 5 Salto della fede

    Tidus e Ezio con Sora in braccio iniziarono a correre per Castel Sant'Angelo, cercando di fuggire dalle guardie chiamate da Cesare, che erano troppe per un'uomo e due ragazzi. Mentre correvano si fermarono a un bivio. La prima strada a destra portava alla cima del castello, la seconda a sinistra portava alle prigioni. Ezio non ci pensò due volte e prese la strada a destra, ma Tidus non capì perchè quella strada .
    "Ezio, perchè prendiamo da qui?" chiese Tidus "Te lo spiego dopo, CORRI!" rispose l'Assassino. "Non lasciateveli scappare!" urlavano le guardie mentre inseguivano i fuggitivi. Tidus sentiva il suo cuore battere all'impazzata mentre correva, Ezio invece, nonostante avesse in braccio un ragazzo di almeno 15 anni non sudava neanche.
    I due si fermarono un altro, Sora si stava svegliando. "Ezio... posso camminare adesso" disse Sora "Ok..." Ezio mise giù Sora. "Fiù, pensavo di essere finito..." dopo aver detto queste parole, Sora guardò Tidus "Ezio, chi è lui?" "Si chiama Tidus, viene da Zanarkand." "Scusate ma... non dovremo scappare?" commentò Tidus "Giusto, è meglio che parliamo DOPO" i tre riniziarono a correre.
    Continuarono a salire, salire e salire...
    Fino a quando, non arrivarono alla cima. Tidus guardò giù e gli vennero le vertigini. "E adesso?" disse il ragazzo spaventato "Oh cavolo, mi sono scordato che non sai fare il salto della fede" disse Ezio scoraggiato "Salto della fede?" "Ascoltami Tidus, vedi quella balla di fieno? Devi saltare e fare in modo di caderci sopra! E' l'unico modo per scappare!" Tidus pensò che stesse scherzando, ma capì che stava dicendo seriamente "Sei pazzo?" "Ci vediamo giù!" Ezio saltò. Tidus guardò giù pensando che si fosse spiaccicato al suolo, invece era caduto sulla balla di fieno, e stava aspettando i ragazzi. Sora rise "Allora Tidus, quando salti non devi cadere di piede, devi cadere di schiena! Altrimenti ti si romperanno le gambe, e fai attenzione alla testa! Ci vediamo giù!" saltò anche Sora, adesso rimaneva solo il biondo. Il ragazzo guardò di nuovo giù, e c'erano ancora Ezio e Sora che lo aspettavano. Le guardie stavano arrivando, si sentivano le loro voci. Anche se spaventato, Tidus saltò. Mentre era in aria, pensò a ciò che gli disse Sora, ovvero che doveva cadere di schiena, quindi si "distese" e aspettò di cadere al suolo. Vide tutto nero, pensò di essere morto, ma era vivo. Sentì la mano di Ezio che lo prese per il braccio, e lo fece uscire dal fieno. "Non farmelo fare mai più!" disse Tidus. "Ok, siamo salvi. Grazie Tidus, ma dimmi... come hai fatto a far comparire quella spada" Mentre Ezio disse quella frase, si accorse che non aveva più la Fraternity con se. "Ehm, non so...." "Sentite, è meglio che torniamo al covo." "Sora ha ragione" disse Ezio "Lì c'è una galleria, prendiamo da lì...."

    Continua...

    Lo so è molto corto... è che in questo momento sono un pò nei casini e non posso farlo più lungo...
     
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    CAPITOLO 6 Viaggio

    Tidus, Ezio e Sora, tornarono al covo degli Assassini. Nonostante il covo fosse stato attaccato dai Borgia, ebbe pochissimi danni. Appena entrarono, videro Macchiavelli e Cloud sollevati. "Oh, bentornato Sora" disse Cloud stringendo la mano al ragazzo "Ciao Cloud, vedo che non sei cambiato per niente... a proposito, per quanto tempo sono stato -schiavizzato- da Cesare?" "Non tanto, una settimana" concluse Macchiavelli "Ehi, dov'è Claudia?" chiese Ezio "E' al Bordello, sembra che abbia respinto tutti i Borgia insieme agli adepti, per fortuna nessun deceduto in battaglia" "Meglio così, comunque, oltre a Sora, siamo riusciti a riottenere anche la mela dell'Eden. E senza l'aiuto di Tidus, non ci saremmo mai riusciti." disse l'Assassino con uno sguardo sorridente "Tidus, vorrei proporti di entrare nella confraternita, di diventare un Assassino" Tidus si sentiva in imbarazzo, ma rispose subito "Grazie dell'offerta Ezio ma.... devo rifiutare, devo fare una cosa..." detto questo si girò "E cosa devi fare?" chiese "Devo andare a Besaid..." Ezio rimase sconvolto dall'ultima parola della frase "Besaid? Ma è praticamente dall'altra parte del mondo, è lontanissima!" "Devo andarci! E' una questione importantissima" rispose "Beh... è una tua scelta... A ogni modo, io verrò con te. Ti devo un favore, e non posso lasciarti andare da solo" "Ezio, non voglio metterti in mezzo" rispose freddo" "Ho detto che ti devo un favore" rispose con un ghigno. "Ezio, sei sicuro?" "Più che sicuro". Cloud li guardò entrambi "Scusate se interrompo la vostra discussuone, ma Besaid -come ha detto ezio- è dall'altra parte del mondo, e senza il mio aiuto non ci arriverete mai" disse il biondo "Il TUO aiuto?" disse Tidus esitante "Ho un amico di nome Cid a Rocket Town, vicino Midgar. Ha un aeronave, potrebbe aiutarci" Ezio si toccò la barba pensando. "Beh, Midgar è più vicina, dobbiamo solo passare dal mare di Balamb, e poi da lì prendere un mezzo di trasporto" "Quindi andiamo a Midgar e poi a Rocket Town?" chiese Tidus "Si, partiamo domani. Macchiavelli, tu e gli altri adepti occupatevi del covo"

    --------------------------

    Desmond Miles, detto anche SOGGETTO 17, uscì dall'Animus. Rebecca, la "tecnica" dell'Animus era un pò confusa "Rebecca, che succede?" "Non lo so... Nei libri storici non si è mai parlato di un posto chiamata Zanarkand, o Besaid, o Midgar. E neanche di una persona chiamata Tidus." rispose. Shaun, lo "storico" intervenne "Rebecca, nei libri di storia non si è mai neanche saputo dell'esistenza degli Assassini, perchè si dovrebbe parlare di un certo Tidus?" "Non lo so, ma penso che qualcosa non vada..." Desmond sospirò "Beh, non sono ancora stanco, rientro nell'Animus per scoprire qualcosa" Lucy, preoccupata chiese "Desmond sei sicuro?" "Più che sicuro".
    Desmond di sedette di nuovo nella sedia e rientrò nell'Animus.

    -----------------

    Era già mattina. Tidus si alzò dal letto e iniziò a prepararsi. Aveva dormito di meno degli altri, dato che aveva in mente sempre lo stesso pensiero "Perchè sono vivo?" Cloud e Ezio erano già alla porta. "Ok, abbiamo tutto? Soldi, cibo ecc.?" chiese Ezio "Si... uffa, ma dov'è Sora?" disse Cloud "Sora? viene anche lui?" chiese Tidus "Si, non possiamo lasciarlo qui, non dopo ciò che è accaduto..." "Vabbè, sei tu il capo." sospirò "A proposito, ma perchè devi andare a Besaid?" chiese Ezio sospettoso "E' una storia troppo lunga da spiegare..." Per forza "era troppo lunga da spiegare" cosa avrebbe dovuto dire? Che lui era un sogno e dovrebbe essere scomparso? Che si è lanciato da un'Aeronave Albhed e si è ritrovato nel mare di Roma? Che un intercessore gli è apparso in sogno e gli ha detto di andare a Besaid?
    Dopo 10 minuti, Sora arrivò, con una grossa casacca sulla borsa. "Bene, andiamo al porto, Leonardo ci ha preparato una nave" disse Ezio. I ragazzi si incamminarono, iniziando un viaggio moooolto lungo.

    Continua

    Edited by zack the best 97 - 28/12/2010, 13:06
     
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    Capitolo 7 Lo spirito dell’acqua

    Tidus, Cloud e Sora arrivarono al porto, una nave rossa con lo stemma di una lupa. Tidus era un po’ spaventato guardando quello stemma. A ogni modo, salirono sulla nave. Il loro mezzo di trasporto aveva una stanza per dormire, con 6 amache ( anche se a loro ne servivano solo 4 ) e anche una stanza dove mangiare. C’era ovviamente anche un timone, con un marinaio che lo manovrava. Cloud si avvicinò a Tidus e gli chiese “Dimmi Tidus, perché devi andare a Besaid? Non ce lo hai ancora spiegato” Tidus non sapeva che dire oltre “E’ una questione personale…” Cloud gli diede una pacca sulla spalla “Ehi, stiamo andando a Besaid per aiutarti, potresti almeno spiegarci cos’hai!” “E va bene, ti prometto che vi dirò tutto, una volta che saremo arrivati” “E va bene, come dici tu..” si allontanò. Tidus stava mentendo, come avrebbe potuto raccontare che lui era un sogno degli intercessori, guardiano di Yuna, figlia dell’invocatore Braska e che ha combattuto contro Yu Yevon, un altro invocatore dentro Sin? In quel momento però, non pensava a quello, piuttosto, pensava a come ha fatto a evocare la Fraternity, la sua spada? Guardò un attimo Sora, e notò che non aveva più con se quella sua chiave. Si avvicinò al ragazzo. “Ehi.. ehm, Sora…” “Si?” “Dimmi, dov’è quella –chiave-?” Sora si spostò, alzò il braccio e la sua arma, appari con un fascio di luce. “La Keyblade, la chiave che apre tutte le porte…” Tidus rimase sconvolto. “Come hai fatto a…?” “E’ una storia lunga…” disse esitante “Vedi, esistono degli individui chiamati, i prescelti. I prescelti hanno una loro arma personale, che si unisce al loro cuore. Io sono uno di questi prescelti, e mi è toccata la Keyblade.” Tidus non ci capii molto, ma continuò a chiedere”E quali sono le altre?” “Beh, in tutto sono tre, la Keyblade, la Buster Sword e un’altra che non ricordo…” il ragazzo sapeva molto, nonostante la sua età. “Chi è il possessore della Buster Sword?” Cloud lo prese per i capelli “E’ proprio dietro di te” disse con un risolino. Cloud era il secondo dei prescelti, quindi quel suo spadone era la “BUSTER SWORD” quindi chi era il terzo? “E fatemi indovinare, il terzo dei prescelti è Ezio vero?” disse ironico “No, Ezio non è uno dei prescelti…” rispose Sora. “E allora chi è il terzo dei prescelti, e qual è lo SCOPO dei prescelti?” chiese curioso “Il terzo non sappiamo chi è, e non sappiamo neanche il nostro scopo, forse se riusciremo a incontrare il terzo prescelto sapremo qualcosa.” Rispose Cloud con aria incerta. “Io vado a mangiare qualcosa…” disse Sora. Prima di allontanarsi però disse “Vuoi sapere qualcos’altro Tidus?” il ragazzo rispose subito “Sei sicuro di non ricordati qual è la terza arma dei prescelti?” Sora si grattò la testa e cerco di ricordarsi. “Beh, non mi ricordo il nome, ma era fatta con l’acqua” ACQUA, quella parola fece pensare a Tidus alla sua spada, la Fraternità, e se fosse QUELLA la terza arma dei prescelti?

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    Desmond uscì di nuovo dall’Animus. “Ma che cazzo…?” Rebecca guardo il suo computer, e i dati che avevano a che fare con Ezio sparirono. “Rebecca che succede?!” “Non lo so! I dati di Ezio sono spariti, adesso ci sono solo ricordi di quel tipo, Tidus!” “Tidus, che cazzo c’entra Tidus?! Io sono un antenato di Ezio Auditore da Firenze, il mentore degli Assassini! Perché rivivo i ricordi di Tidus e non di lui?” Rebecca si alzò dalla sedia “E io che ne so?!” I due stavano iniziando a litigare, fino a quando non arrivò Shaun a separarli. “Ehi calmatevi! Se vogliamo trovare quella dannata mela e quei dannati templi dobbiamo per forza usare l’Animus. Non so che cosa c’entri questo Tidus e questo viaggio a Besaid con la mela e con gli Assassini, ma se vogliamo sapere dove Ezio ha nascosto quella mela, dobbiamo continuare!” Desmond non lo ascoltava, ma rientrò comunque nell’Animus.


    --------------

    Era sera, le stelle illuminavano il cielo, e la luna era grandissima. Ezio si avvicinò a Tidus “A cosa stai pensando amico?” Tidus lo guardo “Sto pensando a Yuna… spero stia bene..” “Yuna? È la tua ragazza? Non dirmi che mi stai facendo fare questo folle viaggio solo per una ragazza.” “No Ezio, è una questione importante….” “ Comunque sia, tra un po’ saremo a Balamb, e da lì andremo a Midgar e poi a Besa…” improvvisamente, dall’acqua uscì un uomo incappucciato. “Ma che diavolo?” L’uomo fluttuava nell’aria e indicò Tidus. Non si riusciva a vedere l’uomo in volto, ma stava dicendo qualcosa “……. t…..i……d…..u….s…” Tidus si preoccupò. L’incappucciato fece degli strani movimenti con le mani, e appari una strana chitarra. “Non….sbarcherai….. vi…vo…”

    Continua….

    credo abbiate capito chi è il tizio incappucciato
     
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    CAPITOLO 8 Pericolo

    "E quello chi diamine è?" disse Ezio preoccupato. Tidus era spaventato, quando lo guardava sentiva delle strane sensazioni, tristezza, odio, paura e altre. Avrebbe voluto far andare via quelle sensazioni iù di ogni altra cosa al mondo, ma non ci riuscì. L'incappucciato suonò una strana melodia con la Chitarra, all'inizio era una musica lenta, poi diventò veloce, violenta. Dall'acqua uscirono delle strane creature. Non erano pesci, erano trasparenti, e avevano la stessa sagoma dell'incappucciato, dei cloni? "Cosa diamine sono?" disse Sora. Cloud impugno la sua spada "Non lo so, ma di certo non voglio dirci -ciao diventiamo amici-" Le creature iniziarono ad attaccare tutti, e gli altri rispondevano, tranne Tidus. Il biondo era lì, immobile. "Tidus! COSA DIAVOLO STAI FACENDO?!" Ma il ragazzo faceva finta di niente. Continuava a sentire quelle sensazioni, e tremava come una foglia. "Basta.... smettila..." diceva. Le creature sparivano in un colpo, ma continuavano ad apparire, apparire e apparire... Sora era rimasto ferito, Cloud stava barcollando e Ezio non riusciva a stare in piedi. "Smettila..." continuava a dire. Il ragazzo chiuse gli occhi per un momento.
    ------------------
    "Dove, dove sono?" Tidus vedeva tutto nero, pensava di essere morto. L'intercessore era lì con lui che lo guardava. "Non aver paura, Sogno. Svegliati..." Tidus tremava ancora "Guarda questa gente..." davanti a Tidus apparirono Ezio, Cloud, Sora, Wakka, Lulu e altri suoi amici. "Se li vuoi rivedere, svegliati"
    --------------------
    Tidus aprì gli occhi, Ezio Tidus e Sora stavano ancora combattendo. Per fermare quelle creature, doveva distruggere l'incappucciato. Se voleva fermare quella tristezza, quell'odio e le altre sensazioni, doveva sconfiggerlo...
    Sentiva una luce nella sua mano. Accadde di nuovo. La Fraternity, apparve di nuovo. Cloud lo guardò attonito, incredulo. Tidus prese la rincorsa verso l'incappucciato, spiccò un salto verso l'incappucciato prendendolo in faccia, saltò di nuovo ( stavolta all'indietro ) e sparò delle saette ( o almeno sembravano ) e colpì l'incappucciato. La chitarra si ruppe e lui iniziò a dissolversi, e con lui, le creature.

    continua

     
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