Idee Politiche

le figlie della Democrazia

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  1. Frisulimite
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    Platone non propone gente colta per il governo. Sa benissimo che i colti spesso non sono davvero sapienti, o sono malvagi. Lui propone un sistema educativo che faccia emergere lo spirito (aureo, argenteo o bronzeo) degli individui. Quelli che si dimostreranno più adatti al governo, cioè i filosofi, saranno i governanti. Sarebbe un sistema stupendo, se solo funzionasse, cosa che non è detta. E i governanti non potrebbero essere corrotti, perché sarebbero i filosofi, e un filosofo è per Platone incorruttibile. Senza contare che è prevista l'abolizione della proprietà per chi governa. In che modo puoi corrompere qualcuno che non può possedere niente? E i filosofi nemmeno possono avere famiglia, quindi non ci sarebbe possibilità di "raccomandazioni".
     
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    CITAZIONE (Frisulimite @ 18/2/2010, 21:51)
    Platone non propone gente colta per il governo. Sa benissimo che i colti spesso non sono davvero sapienti, o sono malvagi. Lui propone un sistema educativo che faccia emergere lo spirito (aureo, argenteo o bronzeo) degli individui. Quelli che si dimostreranno più adatti al governo, cioè i filosofi, saranno i governanti. Sarebbe un sistema stupendo, se solo funzionasse, cosa che non è detta. E i governanti non potrebbero essere corrotti, perché sarebbero i filosofi, e un filosofo è per Platone incorruttibile. Senza contare che è prevista l'abolizione della proprietà per chi governa. In che modo puoi corrompere qualcuno che non può possedere niente? E i filosofi nemmeno possono avere famiglia, quindi non ci sarebbe possibilità di "raccomandazioni".

    Ma questa è una cosa che in quest'epoca non si può avverare.
    Bisogna trovare qualcosa che sia, bene o male, conforme alla società attuale, affinché si imponga.
     
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  3. Frisulimite
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    Questa è un'utopia, che difficilmente si sarebbe potuta avverare ieri, come difficilmente si potrebbe avverare adesso, a meno di avere un politico molto autoritario, audace, onesto e fortunato che instauri un regime tecnocratico.
     
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    CITAZIONE (Frisulimite @ 18/2/2010, 23:39)
    Questa è un'utopia, che difficilmente si sarebbe potuta avverare ieri, come difficilmente si potrebbe avverare adesso, a meno di avere un politico molto autoritario, audace, onesto e fortunato che instauri un regime tecnocratico.

    E un popolo che lo accetti :sese:
     
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  5. Frisulimite
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    Le rivoluzioni non sono fatte dal popolo, sono fatte dagli intellettuali. Il popolo può ribellarsi, magari, fare una sommossa, ma non riuscirà a fare una rivoluzione senza una solida base ideologica e degli intellettuali. Sarà una massa senza testa, che un governo così illuminato metterebbe subito a tacere. E gli intellettuali sarebbero essi stessi il governo, quindi certamente la plebe non potrebbe essere guidata da uno di loro contro lo stato. Senza contare che le ribellioni nascono dall'insoddisfazione. Il governo dei tecnocrati sarebbe soddisfacente i bisogni del popolo, anche perché nessuno che sia al governo potrebbe ottenere vantaggi per se stesso. Il popolo sarebbe quindi soddisfatto, e, se anche non lo fosse, non avrebbe la forza di ribellarsi, perché non ci sarebbe nessuno a guidare la sua forza.
     
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    CITAZIONE (Frisulimite @ 19/2/2010, 14:08)
    Le rivoluzioni non sono fatte dal popolo, sono fatte dagli intellettuali. Il popolo può ribellarsi, magari, fare una sommossa, ma non riuscirà a fare una rivoluzione senza una solida base ideologica e degli intellettuali. Sarà una massa senza testa, che un governo così illuminato metterebbe subito a tacere. E gli intellettuali sarebbero essi stessi il governo, quindi certamente la plebe non potrebbe essere guidata da uno di loro contro lo stato. Senza contare che le ribellioni nascono dall'insoddisfazione. Il governo dei tecnocrati sarebbe soddisfacente i bisogni del popolo, anche perché nessuno che sia al governo potrebbe ottenere vantaggi per se stesso. Il popolo sarebbe quindi soddisfatto, e, se anche non lo fosse, non avrebbe la forza di ribellarsi, perché non ci sarebbe nessuno a guidare la sua forza.

    La cosa risulta comunque troppo idealistica, bisogna vedere se, applicata alla realtà, possa effettivamente risultare così.
    Non è nemmeno detto che tutti gli intellettuali poi siano al governo, e se non sono al governo, fanno parte del popolo.
     
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    si, qui ci si aggrappa a platone come un assetato alla borraccia, penso che non si stia facendo chiacchiera da bar: quindi lasciamo un attimo la vocazione da spientoni, ci sono le enciclopedie...
    SPOILER (click to view)
    ma si, dai, seguiamo un attimo platone! ^^

    innanzitutto dobbiamo mettere però uno spartiacque tra il sapiente, il colto, e l'intelligente: ciò che nessuno ha mai fatto finora.

    il governo serve a far viaggiare il popolo...
    si, ma dove va questo popolo?
    questo popolo vagherà senza senso alcuno (come una macchina per affilare il burro), mancanza di saggezza negli uomini: ci preoccupiamo solo a scappare dai problemi (o li ignoriamo) in quanto non abbiamo la più pallida idea di cosa o dove sia la nosra meta, e non conoscendola non ci preoccupiamo di eliminare i problemi che si frappongono tra noi e la suddetta meta.
    finora non ci siamo mossi di molto: guardiamo cesare e catilina: non sentiamo a volte paragonare alcuni movimenti e azioni politiche con metafore del passato?

    intelligenza viene sacrificata all' altare della scaltrezza e abilità poitica,semplice semplice.

    cultura: arma usata dal'intelligenza per scopi più o meno nobili.

    quello che dobbiamo fare è liberarci dalla fastidiosa zavorra che ci gira in testa, ma forse non ne abbiamo le capacità: la chiave di volta è l'Evoluzione, devono evolvere la nostra linea di pensiero, di condotta e tutto ciò che risulta utile a noi singoli e alla cosa pubblica.
     
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  8. Frisulimite
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    Quella di Platone si chiama utopia mica per niente XD Se fosse possibile realizzare quello stato, allora filerebbe tutto liscio, non ci sarebbe scampo. Il problema è che non si può realizzare, probabilmente.
    Poi, colto e sapiente sono assolutamente la stessa cosa, qualunque vocabolario li dà come sinonimi, giustamente.
    A parte questa precisazione, il senso di questo discorso pessimistico non lo vedo. Vado punto per punto:
    CITAZIONE
    questo popolo vagherà senza senso alcuno (come una macchina per affilare il burro), mancanza di saggezza negli uomini: ci preoccupiamo solo a scappare dai problemi (o li ignoriamo) in quanto non abbiamo la più pallida idea di cosa o dove sia la nosra meta, e non conoscendola non ci preoccupiamo di eliminare i problemi che si frappongono tra noi e la suddetta meta.

    Il primo commento è stato "eh?" XD Quale meta? Siamo in un mondo casuale, non esiste un fine, se non la giustizia all'interno della società. "Ma la giustizia è un valore soggettivo". Certamente, ma per questo esiste la politica. La politica è il luogo di mediazione del conflitto tra gli interessi delle classi. La politica serve a stabilire, tramite l'istituzione delle leggi, cosa è giusto. E questa dev'essere la nostra meta, ben chiara ma comunque difficile da raggiungere per degli esseri imperfetti.
    CITAZIONE
    intelligenza viene sacrificata all' altare della scaltrezza e abilità poitica,semplice semplice.

    Altro "eh?" XD L'intelligenza non c'è solo in politica. Scienze, arte, diritto... in qualunque campo ci vuole l'intelligenza. E, in politica, essa non viene certo sempre sacrificata. Spesso sì, ovviamente. E' qui il difetto della democrazia: chiunque può raggiungere le massime cariche. Alcuni lo mostrano come pregio, per me è un difetto di proporzioni mastodontiche. Chiunque, quindi anche il più grande imbecille che sappia fare demagogia può governarmi. Dicevo, visto che chiunque può arrivare alla massima carica, si è spesso scorretti. Scorrettezza, la quale non ha nulla a che vedere con la scaltrezza; quella è fondamentale in politica, e non è una cosa negativa.
    CITAZIONE
    quello che dobbiamo fare è liberarci dalla fastidiosa zavorra che ci gira in testa, ma forse non ne abbiamo le capacità: la chiave di volta è l'Evoluzione, devono evolvere la nostra linea di pensiero, di condotta e tutto ciò che risulta utile a noi singoli e alla cosa pubblica.

    Se aspettiamo l'evoluzione in senso darwiniano, penso che tra qualche milioncino di anni forse avremo fatto qualche progresso XD
    Io sono molto fiducioso nelle capacità umane. Non c'è niente che non vada in noi. La democrazia sarebbe il sistema più giusto di governo, se tutti i cittadini avessero le adeguate competenze per dare il voto. Cosa che non è assolutamente. Quando ogni cittadino sarà interessato all'agone politico, riuscirà a dare giudizi critici e avrà una buona cultura politica, allora la democrazia funzionerà egregiamente. E' possibile raggiungere questo traguardo? Non lo so, io spero di sì. Fino ad allora, dobbiamo accontentarci della nostra squallidissima democrazia, temo.
    SPOILER (click to view)
    A meno che non si trovi il modo di realizzare una reale tecnocrazia, nel qual caso si risolve tutto. u.u Socrate già lo sapeva: la giustizia ci sarà soltanto quando ognuno farà solo quello che sa fare
     
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  9. *Actinium*
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    Altro "eh?" XD L'intelligenza non c'è solo in politica. Scienze, arte, diritto... in qualunque campo ci vuole l'intelligenza. E, in politica, essa non viene certo sempre sacrificata. Spesso sì, ovviamente. E' qui il difetto della democrazia: chiunque può raggiungere le massime cariche. Alcuni lo mostrano come pregio, per me è un difetto di proporzioni mastodontiche. Chiunque, quindi anche il più grande imbecille che sappia fare demagogia può governarmi. Dicevo, visto che chiunque può arrivare alla massima carica, si è spesso scorretti. Scorrettezza, la quale non ha nulla a che vedere con la scaltrezza; quella è fondamentale in politica, e non è una cosa negativa.

    Per la cosa delle intelligenze, potenzio il tuo discorso dicendo che ci sono teorie che appunto parlano di svariate intelligenze, applicabili a determinati campi, e qui si va a finire che ognuno deve quindi fare ciò che sa fare, ovvero quello che la sua intelligenza gli permette di fare.

    Btw, quello che bisogna fare non è pensare alle utopiie concepite dalle menti antiche, bensì provare a sviluppare un modello che, nella nostra attuale situazione sociale, possa fare in modo che questo ignorante popolo venga istruito, e portato all'interesse per la politica, un interesse sano. Io sono dell'opinione che per farlo, bisogna inculcarlo nella testa fin da piccoli, e quindi sfruttare al meglio le scuole, soprattutto l'elementari, per dare una base, affinché spieghino i meccanismi della politica, e pongano i giovani a contatto con il funzionamento dello stato, anche con delle simulazioni.
    Io detesto, per esempio, vedere chi vede il diritto al voto come un peso, e di conseguenza non si informa, non vota, o non si informa e vota a casaccio... e queste cose le tocco con mano.
     
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  10. Frisulimite
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    Le utopie sono un pungolo per la società, dice sempre la mia Dea u.u Ci fanno vedere le nostre gravissime imperfezioni, e sono uno stimolo a migliorare, a puntare più in alto possibile, per cercare di avvicinarci quanto possiamo a quell'ideale.
    Comunque, certamente una riforma dell'istruzione sarebbe fondamentale (e anche a questo Platone era già arrivato 2400 anni fa circa XD). Educazione civica dovrebbe essere materia obbligatoria, seria, da fare almeno 5 volte a settimana, sin dalla prima elementare. Dalla quinta elementare bisognerebbe iniziare a fare qualche ora di filosofia politica, che dovrebbero aumentare alle medie e continuare fino alle superiori, ed essere materia d'esame per qualunque facoltà si decida di prendere. Dopo tutto, chiunque, insegnante, scienziato, matematico, avvocato o medico che sia, è innanzi tutto cittadino, e dev'essere consapevole.
     
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    CITAZIONE (Frisulimite @ 19/2/2010, 20:25)
    Le utopie sono un pungolo per la società, dice sempre la mia Dea u.u Ci fanno vedere le nostre gravissime imperfezioni, e sono uno stimolo a migliorare, a puntare più in alto possibile, per cercare di avvicinarci quanto possiamo a quell'ideale.
    Comunque, certamente una riforma dell'istruzione sarebbe fondamentale (e anche a questo Platone era già arrivato 2400 anni fa circa XD). Educazione civica dovrebbe essere materia obbligatoria, seria, da fare almeno 5 volte a settimana, sin dalla prima elementare. Dalla quinta elementare bisognerebbe iniziare a fare qualche ora di filosofia politica, che dovrebbero aumentare alle medie e continuare fino alle superiori, ed essere materia d'esame per qualunque facoltà si decida di prendere. Dopo tutto, chiunque, insegnante, scienziato, matematico, avvocato o medico che sia, è innanzi tutto cittadino, e dev'essere consapevole.

    Esatto!
    Per le utopie, è vero che mostrano i difetti, facendoci vedere ciò che "vorremmo" essere, ma non si può restare a contemplare la perfezione. Bisogna agire, prima o poi... Ed è quello che succede solo quando un regime crolla perché ormai è giunto al livelli di crisi quasi assurdi... Se invece, durante un certo regime tipo il capitalismo, ci si accorgesse dei difetti e li si modificasse pian piano, ma con una certa "decisione", si eviterebbe il tonfo rovinoso, in cambio di una trasformazione proggressiva e pressoché trasparente.. non so se ho espresso bene quest'ultimo passaggio :sese:
     
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    Pensiamo un attimo a perchè le utopie sono impossibili da essere realizzate.
     
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  13. Frisulimite
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    Kaito, non si sta dicendo che è possibile realizzare le utopie. L'etimologia del termine pare essere οὐ, che è una negazione, e τòπος, seguito dal suffisso -εìα, che significa luogo. "Non luogo", dunque, più o meno, quindi si capisce che non può esistere XD Lo scopo non è quello di creare davvero lo stato perfetto, ma solo di spingerci a fare di più. Del tipo "Ehi, guardate che è così che dovrebbero funzionare le cose. Guardate un po' come siam messi? Su, al lavoro!"
     
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    CITAZIONE (Frisulimite @ 19/2/2010, 20:55)
    Kaito, non si sta dicendo che è possibile realizzare le utopie. L'etimologia del termine pare essere οὐ, che è una negazione, e τòπος, seguito dal suffisso -εìα, che significa luogo. "Non luogo", dunque, più o meno, quindi si capisce che non può esistere XD Lo scopo non è quello di creare davvero lo stato perfetto, ma solo di spingerci a fare di più. Del tipo "Ehi, guardate che è così che dovrebbero funzionare le cose. Guardate un po' come siam messi? Su, al lavoro!"

    fantastico!

    ma meglio dopo meglio non ci poterà alla perfezione?
    SPOILER (click to view)
    noto una differenza con i precedenti post, è come...
    se ti fossi sciolto

    penso siamo arrivati a dove volevo arivare :3
     
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  15. Frisulimite
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    No, la perfezione non è umana, e potremmo anche estinguerci nel giro di un secolo, per quel che ne so io. Potremmo raggiungere un livello migliore di quello attuale, ma certo non la perfezione.
    Comunque, non c'è alcun cambiamento di tono, anche se forse ti piacerebbe pensarlo XD I contenuti sono sempre quelli: l'utopia platonica sarebbe bellissima, ma essendo un'utopia è per definizione irrealizzabile. Dunque non possiamo che accontentarci della nostra squallida democrazia, e cercare di tappare come possiamo le sue enormi falle.
     
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77 replies since 18/2/2010, 15:30   336 views
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