Terremotati marciano su Roma: Bloccati, presi a manganellate.

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    "VI HANNO PRESI PER IL CULO, TUTTI GLI ITALIANI! SIETE STATI PRESI PER IL CULO! GLI ITALIANI SONO STATI PRESI PER IL CULO DA UN GRUPPO DI DELINQUENTI SEDUTI AL PARLAMENTO."
    Come cazzo si fa, COME CAZZO SI FA A NON CAPIRE ANCORA?! Parole di cittadini onesti e poveri, vittime dell'ipocrisia dei media e della delinquenza dei politici. STANNO PROTESTANDO CONTRO QUALCOSA, NON SONO IMBECILLI CHE LO FANNO PERCHÈ COMUNISTI O SIMILI. LORO STANNO VIVENDO LA POVERTA'. CREDETE ALMENO ALLE LORO PAROLE CAZZO.

    HANNO IMPEDITO LORO ANCHE DI MANIFESTARE CONTRO IL PARLAMENTO!!! CONTRO QUELLA MASSA DI CULATTONI RICCHI SCHIFOSI CHE NON FA NEINTE, CONTRO I MEDIA CHE DICONO TANTE CAZZATE COMMOVENTI E MAI LA VERITÀ.

    MA, TANTO PER AGGIUNGERE ALTRO, IL TG1 E QUEGLI SCHIFOSI DELLA RAI/MEDIASET NON NE PARLANO!

    CHI CAZZO HA IL CORAGGIO DI DIRE, ORA, CHE NON CI STANNO IMBAVAGLIANDO E PRENDENDO PER IL CULO, CHI CAZZO LO VUOLE DIRE, ORA, EH? EH?

    FORSE QUESTA IMMAGINE FARÀ CAPIRE QUALCOSA?!

    Leggetevi questo.

    CITAZIONE
    L’hanno ribattezzata ‘la marcia su Roma‘. E’ quella organizzata dai cittadini aquilani che da questa mattina stanno manifestando e hanno occupato gran parte di piazza Venezia e via del Corso per poi spostarsi verso piazza Colonna. Non chiedono privilegi ma equità e diritti, “un futuro per il territorio aquilano, per il quale serve una legge organica sul dopo terremoto, per la ricostruzione che non è mai partita, una tassa di scopo e fondi certi”, dicono gli organizzatori dei numerosi comitati cittadini.

    I manifestanti erano arrivati a piazza Venezia con circa 45 pullman provenienti dal “cratere” dell’Aquila, la zona piu’ colpita dal terremoto. 3000 cittadini, 20 sindaci, slogan contro il Tg1 e contro la stampa in generale, volevano protestare davanti al Parlamento perche’ dal primo luglio hanno ricominciato a pagare le tasse, ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che ha subito capito quanto fosse tesa la situazione.

    Inaccessibile tuttavia piazza Montecitorio, per la concomitante manifestazione dei disabili, due blindati dei carabinieri hanno chiuso ermeticamente l’accesso a via del Corso da piazza Venezia. A questo punto un gruppo, un centinaio di persone, ha cercato lo stesso di superare lo sbarramento ed e’ entrato in contatto con le forze di polizia. Da qui sono nate le tensioni maggiori: dopo i primi tafferugli e spintoni la polizia ha infine caricato i manifestanti, e almeno tre persone sono rimaste ferite.

    Il grosso dei manifestanti, dopo una prima apertura del blocco della polizia è rimasto a lungo bloccato in Via del Corso, mentre un gruppo più piccolo è riuscito a superare le camionette della Polizia per raggiungere piazza Colonna. Tra i manifestanti anche alcuni poliziotti che mostravano cartelloni con la sagoma di un agente colpito da un coltello e una scritta: “L’Aquila pugnalata”.

    Dopo ripetute tensioni, tafferugli e spintoni, sul posto è arrivato anche Antonio Di Pietro. Dopo un confronto con ll questore il leader dell’Idv ha ottenuto l’autorizzazione perché il corteo, ormai spezzato in tre tronconi, raggiungesse Montecitorio. Solo a questo punto la tensione è diminuita e una delegazione del corteo – tra cui il sindaco Cialente e l’ex-presidente della Provincia, Pezzopane – è stata ricevuta dal presidente del Senato Schifani. “Dal primo luglio – ha commentato il sindaco all’uscita dall’incontro – abbiamo ripreso a pagare le tasse. Ma lo spettro più grande è un altro: dal primo gennaio ripagheremo 14 mensilità di tasse con il recupero di quelle non pagate, il che vuol dire che per ogni 1000 euro ci sono 200 euro di tasse aggiuntive. Le casse sono vuote, e dico della cassa per pagare l’emergenza come vice commissario. Per i 32 mila sfollati che ancora alloggiano negli alberghi, c’è una spesa fra i 15 e i 20 milioni al mese, che naturalmente non posso pagare. Questi sono i problemi che ho rappresentato al presidente del Senato Renato Schifani. Senza trascurare che la manovra finanziaria all’esame della Commsisione Bilancio ha trascurato del tutto l’emergenza Abruzzo”.

    CITAZIONE
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    Alla fine ce l'hanno fatta gli aquilani. Hanno raggiunto piazza di Montecitorio, ma solo dopo uno scontro con la polizia. Tre feriti e tante botte, ma i 5mila sono riusciti a raggiungere la piazza di fronte a palazzo Chigi. Le proteste davanti il Parlamento: Bersani e Di Pietro, Pannella tra la folla. Dopo alcune proteste anche contro il leader del Pd perché facesse di più. Bersani ha risposto: «Serve più rispetto per le persone. Quel che è successo è inconcepibile. La cortina mediatica che ha avvolto le notizie su l'Aquila in questi mesi, ha oscurato anche le nostre proposte in Palramento. Serve subito su una legge speciale per il terremoto, come è avvenuto per tutti gli altri in passato».

    Erano arrivati in mattinata a piazza Venezia con circa 45 pullman provenienti dal «cratere» dell'Aquila, la zona più colpita dal terremoto.
    Volevano protestare davanti al Parlamento perché dal primo luglio hanno ricominciato a pagare le tasse, ha spiegato il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che ha subito capito quanto era tesa la situazione. Due blindati dei carabinieri hanno chiuso ermeticamente l'accesso a via del Corso da piazza Venezia ma un gruppo, un centinaio di persone, ha cercato lo stesso di superare lo sbarramento ed è entrato in contatto con le forze di polizia.

    Tafferugli e spintoni, tre feriti, ma nessuno è riuscito a superare la barriera delle forze di polizia che sono schierate in assetto antisommossa. A riportare la calma ha pensato lo stesso sindaco dell'Aquila Cialente, che è riuscito a convincere i più agitati a fare qualche passo indietro e a tornare a piazza Venezia. Ma negli scontri ha preso anche lui manganellate. E lo stesso è toccato ad Alfonso, Vincenzo e Marco che insieme ad un signore di 70 anni, facevano parte del servizio d'ordine del corteo.

    Gli aquilani hanno invaso piazza Venezia e la vicina via dei Fori Imperiali, lanciando un «S.o.s. L'Aquila», chiedendo sospensione delle tasse, occupazione e sostegno all'economia. Chiedono soprattutto una legge organica per la ricostruzione, oltre alla protesta per il pagamento delle tasse che da dicembre i cittadini dovrebbero ricominciare a pagare al cento per cento.
    Due ragazzi sono stati colpiti alla testa dalle manganellate e sanguinano. Alla fine la polizia ha aperto un varco consentendo ai manifestanti di raggiungere Via del Corso per andare poi davanti al Parlamento. Ma a piazza Colonna sono stati di nuovo bloccati. A quel punto il corteo è tornato verso piazza Venezia, bloccondo il traffico.

    Sono circa 5mila le persone arrivate dal "cratere", oltre al comune dell'Aquila paesi limitrofi come San Demetrio, Fossa, Torre dei Passeri, in provincia di Pescara, e Sulmona, che pur non essendo stata inserita nell'area dell'epicentro del sisma del 6 aprile 2009 ha subito danni. I manifestanti, arrivati con 40 autobus e in auto, sfilano lungo via del Corso diretti a Montecitorio e nel pomeriggio si concentreranno in piazza Navona. Alla manifestazione, organizzata dal Popolo delle carriole del presidio di piazza del Duomo, hanno aderito tra gli altri i comitati "3 e 32", "Rete Aq", "Eva" (Eco villaggio autocostruito), "Cittadini per i cittadini" e gli universitari che abitavano la Casa dello studente. I manifestanti vestono magliette con su scritto «forti e gentili», come diceva D'Annunzio, «ma non fessi», e portano bandiere nere e verdi, i colori della città.

    Mentre in piazza continua la protesta degli aquilani, il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, è ricevuto a Palazzo Madama dal presidente del Senato, Renato Schifani.

     
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  2. ¬Myo-
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    che schifo.
    Anche ora che c'è stata questa marcia dubito fortemente che lo stato prenderà seri provvedimenti.
     
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    Sa più di discussione seria, ma c'è anche un tuo sfogo.
    Questioni tecniche a parte, non è affatto una novità che certe cose accadano e che la maggior parte delle colpe sia del governo. Come al solito, lo stato preferisce mantenere intatta la propria immagine e fermare le rivolte, sopratutto quelle che li tirano direttamente in causa.
     
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  4. DaggerXIV
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    Che merdaccie: gente così, ai prossimi governi, non la voglio più vedere ._.
     
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3 replies since 7/7/2010, 12:50   70 views
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